L’Osservatorio Antonio Grosso, come tutti gli osservatori cittadini, soffre pesantemente dell’inquinamento luminoso; tuttavia non si deve pensare che l’osservazione degli oggetti del profondo cielo sia preclusa! Nel caso di serate eccezionalmente limpide è possibile godere anche della visione di oggetti deboli e diffusi; ovviamente i risultati non sono nemmeno paragonabili a quelli che si possono ottenere da un cielo buio lontano dalle luci cittadine!
Nebulosa di Orione – M42 4 Febbraio 2016 rifrattore SkyWatcher 80 ED f/.75 su Celestron Advanced VX, camera Canon 6D + filtro CLS. 16×60″, autoguida con miniguida 50/225 e ASI 120 con PHD. Foto: Alessandro Palmieri, Plinio Camaiti
Pleiadi – M45 Foto: Alessandro Palmieri, Plinio Camaiti
M3 23 Aprile 2015 Telescopio: SKYWATCHER 80/600ED F. 600mm Telescopio Guida: Tecnosky Sharp Guide 50 Camera ripresa: Canon EOS 6D non modificata Camera guida: ZWO ASI120MC FILTRO: Baader UHC-S Pose: 5x60sec Foto: Alessandro Palmieri, Plinio Camaiti
M31 22 Ottobre 2014 Montatura: Celestron Advanced VX Ottica: skywatcher 80/600ED Telescopio guida: Tecnosky sharp guide 50 Camera guida: ASI 120mc Camera ripresa: EOS 6D non modificata Filtri: baader uhc-s Foto: Alessandro Palmieri
M57 29 Agosto 2014 MEADE LX 200R 356 mm. F. 3556mm Camera Canon EOS 6D Filtro Baader UHC-S Foto: Alessandro Palmieri, Plinio Camaiti
M17 29 Agosto 2014 MEADE LX 200R 356 mm. F. 3556mm Camera Canon EOS 6D Filtro Baader UHC-S Foto: Alessandro Palmieri, Plinio Camaiti
M11 10 Luglio 2014 MEADE LX 200R 356 mm. F. 3556mm Camera Canon EOS 6D Filtro Baader UHC-S Foto: Alessandro Palmieri, Plinio Camaiti
M13 10 Luglio 2014 MEADE LX 200R 356 mm. F. 3556mm Camera Canon EOS 6D Filtro Baader UHC-S Foto: Alessandro Palmieri, Plinio Camaiti
La fotografia di M16 (NGC 6611, Nebulosa Aquila) che vedete pù sotto è stata eseguita molti anni fa dal socio Plinio Camaiti utilizzando la storica pellicola della Kodak, Technical Pan 2415 ipersensibilizzata artigianalmente; la foto è stata realizzata proprio da Brugherio utilizzando quello che, allora, era lo strumento principale dell’Osservatorio, un Newton da 250 mm f/5,4 della ditta Marcon e dà un’idea di quello che è possibile ottenere anche da un cielo cittadino. Il dettaglio dell’immagine è discreto e sono evidenti le strutture chiamate “Pillars of Creation” (Pilastri della Creazione).
Nebulosa Aquila – M16 |
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